PATERNITA’

Questa paternità in quarzo, cavalluccio marino padre e figlio, su basamento in pirite, il famoso “oro degli sciocchi”, è ciò a cui ho allacciato il mio spirito in questa seconda ondata di pandemia.

Il cavalluccio marino, in natura, arrotola semplicemente la coda attorno a qualsiasi elemento a cui si può aggrappare quando si trova in acque turbolente: possiede dunque una forte e silenziosa resistenza… di questo animale mi appassiona alla follia la sua postura eretta e la gravidanza di cui si occupa il maschio, simbolo perfetto di parità di genere, concetto che, pandemia o meno, è sempre bene ricordare essere totalmente naturale. L’evoluzione genetica del cavalluccio marino gli ha permesso, attraverso la duplicazione di geni, di sviluppare la gravidanza maschile.

Quello che non ho spiegato mai è che non è semplice arrivare a una forma così sottile di quarzo: occorrono vari tentativi affinchè i cristalli non si fratturino.

Il quarzo,come si può vedere chiaramente dai colori naturali, è figlio della lava incandescente fuoriuscita da un vulcano milioni di anni fa, cristallizzata pian piano diventando parte di una roccia magmatica di una montagna: quando poi la parete si disgrega per la pioggia, il vento, la neve o il ghiaccio, frana verso il torrente che la porta a valle, in forma arrotondata, perfetto per essere scelto e scolpito da me. Se invece il quarzo decide di non farsi trovare, continua il suo cammino fino al mare e, a furia di rimpicciolirsi, diventa granello di sabbia, andando vicinissimo ai cavallucci marini, ai coralli e alle conchiglie…