aspettando tempi migliori…

“Mi sogno i sognatori che aspettano la Primavera…o qualche altra Primavera da aspettare ancora, tra un bicchiere di neve e un caffè come si deve, quest’Inverno passerà..” cit. I treni a vapore, canzone di Ivano Fossati.

Non c’entrano nulla le rondini che nidificano e crescono i piccoli in questa stagione, eppure ne ho appesi ben tre sul muro della mia sala espositiva, perché occorre essere folli e continuare a lottare, principalmente contro il proprio sconforto e le situazioni avverse.

tre composizioni in roccia sedimentaria clastica, klastos è una parola greca che significa spezzato, rotto,sminuzzato, perchè le pietre derivano da sedimenti di detriti che nei milioni di anni si sono compattate. La natura sa perfettamente come rinascere dalle macerie.

Nidi, piccoli e rondini sono in pietra di torrente© e sono esposti al Borgo di Bagneri, fuori dal mio atelier.

PATERNITA’

Questa paternità in quarzo, cavalluccio marino padre e figlio, su basamento in pirite, il famoso “oro degli sciocchi”, è ciò a cui ho allacciato il mio spirito in questa seconda ondata di pandemia.

Il cavalluccio marino, in natura, arrotola semplicemente la coda attorno a qualsiasi elemento a cui si può aggrappare quando si trova in acque turbolente: possiede dunque una forte e silenziosa resistenza… di questo animale mi appassiona alla follia la sua postura eretta e la gravidanza di cui si occupa il maschio, simbolo perfetto di parità di genere, concetto che, pandemia o meno, è sempre bene ricordare essere totalmente naturale. L’evoluzione genetica del cavalluccio marino gli ha permesso, attraverso la duplicazione di geni, di sviluppare la gravidanza maschile.

Quello che non ho spiegato mai è che non è semplice arrivare a una forma così sottile di quarzo: occorrono vari tentativi affinchè i cristalli non si fratturino.

Il quarzo,come si può vedere chiaramente dai colori naturali, è figlio della lava incandescente fuoriuscita da un vulcano milioni di anni fa, cristallizzata pian piano diventando parte di una roccia magmatica di una montagna: quando poi la parete si disgrega per la pioggia, il vento, la neve o il ghiaccio, frana verso il torrente che la porta a valle, in forma arrotondata, perfetto per essere scelto e scolpito da me. Se invece il quarzo decide di non farsi trovare, continua il suo cammino fino al mare e, a furia di rimpicciolirsi, diventa granello di sabbia, andando vicinissimo ai cavallucci marini, ai coralli e alle conchiglie…