
Questo tipo di pietra mostra il perché sono solita dire che le pietre “parlano”: queste volevano essere rospi, perché in fondo lo erano già. L’esplosione di colori che si vedono nell’immagine qui sotto,

descrivono il colore del sole,

Il Blog di Cecilia Martin Birsa
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“La vipera” in pietra di torrente. Il Marasso o vipera berus, la tipica vipera delle Alpi Biellesi, esce dal letargo a causa di queste precoci giornate calde invernali..
Misure:cm 12x31x20 peso kg 4,00
Queste minuscole pietre di torrente mi hanno evocato le figure di due The 30 Things Customers Really Value clenbuterol for sale muscle healthy domains revisited: the pharmaceutical industry chiocciole, coi disegni che richiamano la tipica forma a spirale del guscio, che simboleggia l’ascensione spirituale.
La chiocciola per me simboleggia la casa interiore, che cerco di portarmi dentro, ovunque, fatta di libertà e rispetto, che dono e esigo.
Gli animali, per me, non rappresentano solo “animaletti” ma sono simboli che hanno radici profonde, antiche e portatori di significati legati all’inconscio dell’uomo e alla sua storia.
Non esiste creatura più leggendaria della salamandra, associata sin dall’antichità allo spirito del fuoco: da Plinio il Vecchio, che nella sua “Storia Naturale” la descrive come animale dalla pelle immune al fuoco , a Benvenuto Cellini che giurava di averne sempre una nel suo caminetto. Nella mitologia celtica erano gli spiriti elementali del fuoco e, nella tradizione esoterica, globi luminosi.
Nel mio territorio delle prealpi biellesi l’icona della Salamandra si trova nelle chiese,come simbolo del Cristo e della risurrezione, e nel folclore: rappresenta la ciclicità del tempo nel calendario rituale contadino ( Passione di Sordevolo : orso e Salamandra sfilano insieme per le vie del paese, prima della sacra rappresentazione, quali animali mitici del letargo e simboli di male e bene).
Valentina ha cambiato vita: ha abbandonato la carriera e l’appartamento che aveva a Milano, per trasferirsi nel piccolo Valdipino, nel golfo di La Spezia, di fronte al suo amato mare, per fare l’allenatrice di triathlon.Inutile dire che c’è riuscita brillantemente.
Per arredare la sua nuova casa ha scelto le mie sculture in pietra di torrente©. Durante le mie esplorazioni alla ricerca delle tre pietre, pensavo intensamente al fatto che 150 milioni di anni fa, a Biella, c’era l’oceano Ligure-Piemontese e che, durante il Giurassico, esso continuò a espandersi, creando quelle rocce che oggi troviamo sulle nostre Alpi.
Suggestionata da questi pensieri, scelsi la prima : una pietra rosso mattone, porosa stranamente, dalle intense e poetiche venature color corallo: una stella marina. Questo animale, per me, ha valenze fortemente mistiche e, nella simbologia, prende uno dei suoi primi significati dal cristianesimo: essa corrisponde alla Vergine Maria e sta a significare il cambiamento positivo e la salvezza. Buffa coincidenza vuole che, appena sopra Valdipino, vi sia il Santuario mariano dell’Agostina, chiamato così per l’apparizione della Madonna nel 1700 a Agostina Masati.
La seconda è un’ofiolite (rocce tipiche dell’oceano in espansione): dalla pietra da cui ho ricavato la Madonna del Piumin (vedi articolo precedente), si è staccata una perfetta,sottile e compatta lastra a forma di razza di colore verde scuro. Animale misterioso e affascinante, mi ha ricordato il famoso tatuaggio maori della Manta che, nella cultura polinesiana, è il simbolo degli spiriti liberi e il protettore delle acque: rappresenta la felicità.
La terza pietra che ho scelto mi ha ricordato lo spirito del delfino: contiene i colori delle acque azzurro cristalline e il blu profondo dell’oceano, che è in grado di attraversare. Il delfino è il simbolo dell’evoluzione spirituale, perché ogni forma di meditazione comincia con il controllo del respiro: il legame tra materia e spirito. L’ho pensato come l’animale totem perfetto per Valentina, in primo luogo perché, come lei, capace di grandi imprese e poi perché, lasciando la vita frenetica di Milano, si è data la possibilità di una vita su misura, di controllare il proprio respiro e raggiungere quelle dimensioni che non si riescono a vivere nella quotidianità di una metropoli.